Vivo, insegno e scrivo in Sicilia. Amo Bach e Aristotele, Proust e i suoi biscotti da té. Frequento Wittgenstein, ma sto cercando di smettere.
Vedi tutti gli articoli di deborahdonato
3 Comments
Molto interessante come sempre. Poi c’è da chiedersi se lo stile di scrittura naturale di chi non è un professionista dello scrivere proceda direttamente da un modo diverso e personale di formalizzare il pensiero che ci porta a preferire la paratassi o l’ipotassi,
Non so se ho capito bene quello che intendi. Probabilmente c’è una psicologia legata al nostro parlare che trasciniamo nello scritto, se non lavoriamo sulla scrittura.
Probabilmente esistono i tipi “paratassici” ovvero quelli che sono portati ad accumulare concetti, esempi, immagini per incalzarti e condurti ad una conclusione e poi ci sono gli “ipotassici” che invece immediatamente manifestano l’argomento principale per poi arricchirlo per deduzione o per altre relazioni con altri concetti subalterni . Se ho capito bene la differenza mi viene da analizzare lo scrivere ed il parlare di ognuno di noi per scoprire che tipo si nasconde.
Molto interessante come sempre. Poi c’è da chiedersi se lo stile di scrittura naturale di chi non è un professionista dello scrivere proceda direttamente da un modo diverso e personale di formalizzare il pensiero che ci porta a preferire la paratassi o l’ipotassi,
Non so se ho capito bene quello che intendi. Probabilmente c’è una psicologia legata al nostro parlare che trasciniamo nello scritto, se non lavoriamo sulla scrittura.
Probabilmente esistono i tipi “paratassici” ovvero quelli che sono portati ad accumulare concetti, esempi, immagini per incalzarti e condurti ad una conclusione e poi ci sono gli “ipotassici” che invece immediatamente manifestano l’argomento principale per poi arricchirlo per deduzione o per altre relazioni con altri concetti subalterni . Se ho capito bene la differenza mi viene da analizzare lo scrivere ed il parlare di ognuno di noi per scoprire che tipo si nasconde.